Epilogo del 55° Festival della Canzone Italiana
La partenza è tutt’altro che simpatica: entra Paolo Bonolis e il pubblico lo accoglie timidamente, così il conduttore lancia la sua prima frecciatina (“non so se ho davanti delle sagome o degli esseri viventi”).
Ma l’apertura musicale è del super ospite di questo festival: Vasco Rossi.
Canta un breve accenno di “Vita spericolata” a 22 anni dalla sua partecipazione al festival, prima di proporre il suo ultimo successo “Un senso”. Al termine dell’esibizione, poche parole e tanti ringraziamenti al festival e al pubblico.
La prima cantante in gara è Laura Bono (“Non credo nei miracoli”): dopo tre serate in cui i giovani hanno cantato a notte fonda, era doveroso cominciare con una di loro.
Seguono Marco Masini (“Nel mondo dei sogni”), i Matia Bazar (“Grido d’amore”), La Differenza (“Che farò”), Peppino Di Capri (“La panchina”), Alexia (“Da grande”). Ad Alexia vengono donati dei fiori: sono una rarità, quest’anno.
Dopo la pubblicità, cambio d’abito per Federica Felini, a cui Bonolis rivolge la fatidica domanda: “Ci sei o ci fai?”. Lei dice di ispirarsi ad Antonella Clerici…
La gara riprende con Le Vibrazioni (“Ovunque andrò”), seguiti da Gigi D’Alessio (“L’amore che non c’è”), Antonella Ruggiero (“Echi d’infinito”), Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Jazz Quartet (“Che mistero è l’amore”).
Prime impressioni degli opinionisti, che hanno apprezzato decisamente Antonella Ruggiero, Nicky Nicolai e Le Vibrazioni.
E’ il momento di Francesco Renga (“Angelo”), molto apprezzato dal pubblico in sala.
Seguono Anna Tatangelo (“Ragazza di periferia”), Marcella Bella (“Uomo bastardo”), Veronica Ventavoli (“L’immaginario”) e Toto Cutugno con Annalisa Minetti (“Come noi nessuno al mondo”).
In attesa dei risultati, torna ad esibirsi Povia: la sua canzone “I bambini fanno oh” è diventata il simbolo di Avamposto 55, la missione umanitaria per le popolazioni del Darfur colpite da una tremenda carestia e da una devastante guerra civile.
Sarebbe stato in gara, se non avesse cantato in pubblico il brano in una precedente manifestazione.
Vincitori delle cinque categorie
Laura Bono per la categoria Giovani, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Jazz Quartet per la categoria Gruppi, Toto Cutugno e Annalisa Minetti per la categoria Classic, Antonella Ruggiero per la categoria Donne, Francesco Renga per la categoria Uomini.
Classifica finale
1. Francesco Renga – Angelo;
2. Toto Cutugno e Annalisa Minetti – Come Noi Nessuno Al Mondo;
3. Antonella Ruggiero – Echi D’Infinito;
4. Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Jazz Quartet – Che Mistero E’ L’Amore;
5. Laura Bono – Non Credo Nei Miracoli;
Il premio della critica Mia Martini va a Nicola Arigliano.
Il premio delle radio e tv private è andato, ex aequo, ai Negramaro e a Francesco Renga.