La vita
Esordisce discograficamente con Mandolinate a sera/Madonna degli angeli del 1947, anno in cui incide una ventina di dischi sempre a 78 giri.
Giorgio Consolini, iniziò ad incidere i primi dischi per la casa discografica CGD (di proprietà di Teddy Reno), poi passò alla Parlophon, etichetta distribuita dalla Carisch. In questo periodo abbiamo alcune incisioni importanti per il suo repertorio, come le famose “Polvere” e “Cenere”. Anche Consolini, così come Claudio Villa e Luciano Tajoli, venne spesso accompagnato dalle Orchestre dirette dal Maestro della Carisch Vigilio Piubeni (Maestro assai brillante negli arrangiamenti e assai esigente nelle incisioni).
Nel 1950 si sposa con Lina Zanoli da cui avrà due figli: Marco che diverrà un campione di tennis e Stefano tenore lirico.
Nel 1952 arricchisce la sua esperienza partecipando al film storico di Riccardo Freda La leggenda del Piave con Gianna Maria Canale, Carlo Giustini e Renato Baldini.
Esordisce al Festival di Sanremo 1953 con 5 canzoni, di cui due vengono escluse dalla finale: La mamma che piange di più cantata in coppia ad Achille Togliani e Povero amico mio interpretatata assieme a Gino Latilla; con le altre tre approda in finale: Tamburino del reggimento, eseguita in prima battuta da Gino Latilla con il Doppio Quintetto Vocale, Vecchia villa comunale, replicata da Gino Latilla e Vecchio scarpone, eseguita anche questa con Gino Latilla e il Doppio Quintetto Vocale, aggiudicandosi il 3º posto ex aequo con Lasciami cantare una canzone della coppia Teddy Reno – Achille Togliani.
Tra i suoi tanti successi ricordiamo: Polvere, Cenere, Tango del mare, La vita è bella, Giamaica, Tutte le mamme, Ondamarina, Usignolo, Perdonami, Non ti ricordi, Granada, Barcelona de noche, Montagne d’Italie, Rimpiangimi, Erba di mare, Il mare, Volevo dirti addio, Forse domani.
L’ultima sua apparizione a Sanremo risale al 1962, anno in cui viene escluso dalla finale assieme a Narciso Parigi per Vita.
Giorgio Consolini muore a Bologna il 28 aprile 2012.