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Sanremo 2010 – Gli autori (60ᵃ Edizione)

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Redazione

Francesco Valitutti

48 anni, alla televisione si è avvicinato per passione. E questa passione nel tempo è sempre cresciuta. Due le strade che ha cercato e cerca di percorre più delle altre: la memoria e la musica. Tra le varie esperienze professionali legate alla memoria è stato infatti un autore di Tutti pazzi per la Tele (con Antonella Clerici), Sfide, Cinquanta e Sabato italiano (con Pippo Baudo). Per quel che concerne invece la musica: Grazie a tutti (il recente show di Gianni Morandi), Ti lascio una canzone (con Antonella Clerici), 50 Canzonissime, Sanremo contro Sanremo e L’anno che verrà (con Carlo Conti), Ornella ancora più di me (con Ornella Vanoni), Sanremo dalla A alla Z (con Massimo Giletti). Al suo attivo ha anche numerosi saggi di storia, sport e costume pubblicati anche all’estero.

Matteo Catalano

Nato a Roma 40 anni fa. Dopo aver conseguito la maturità classica e dopo gli studi in giurisprudenza, all’età di 20 anni ha deciso che la sua strada era quella televisiva. Ha iniziato con una collaborazione per il programma quotidiano “I Fatti vostri”, poi è stata la volta di varietà come “Scommettiamo che?”, “Papaveri e Papere”, “Carramba che sorpresa”, “Per tutta la vita” ed altri show di prima serata. Per Telemontecarlo e La7 ha realizzato 3 fortunate edizioni del talk show “Sex and the city”. Successivamente si è specializzato nella scrittura della tv dei ragazzi curando le produzioni Disney sia per la Rai che per Sky. E’ stato l’autore di 7 edizioni di Miss Italia e da 9 anni collabora con il comitato Telethon per la realizzazione della maratona televisiva. Negli ultimi anni ha firmato la “Domenica in” di Pippo Baudo nello spazio “Ieri Oggi e Domani” ed ha scritto per Antonella Clerici per “La Prova del cuoco” e “Tutti pazzi per la tele”.

Massimo Cotto

Nato ad Asti il 20 maggio 1962. Giornalista professionista dal 1995, ha lavorato a lungo nei quotidiani (L’Indipendente, Il Tirreno, Stampa Sera) e collaborato con le principali riviste italiane (Espresso, Epoca, Europeo, Max, Capital, Amica, Marie Claire, Grazia, Jam, Rockstar, Mucchio, Tutto, Radiocorriere, Velvet) e internazionali (l’americana Billboard, la tedesca Howl!). Ha diretto per due anni la rivista Rockstar, scritto oltre 30 libri di argomento musicale, tra cui le biografie ufficiali di Patty Pravo, Piero Pelù, Irene Grandi, Francesco Guccini, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Nomadi, Bandabardò. Ha scritto anche Leonard Cohen: Canzoni da una stanza, Ma il cielo è sempre più blu (i diari inediti di Rino Gaetano), Urlando contro il cielo (con Ligabue), Qui non arrivano gli angeli (con Vasco Rossi), Il grullo parlante (con Panariello), Incontri con il diavolo e l’acqua santa (con Zucchero), Segni del tempo (con Luca Carboni), Di acqua e di respiro (con Fossati), Portavo allora un eskimo innocente (con Guccini) e Everybody’s Talking, 50 interviste alle leggende del rock. Ha tradotto i testi di Tom Waits, Bruce Springsteen, Bob Marley, Grateful Dead, Michelle Shocked, diretto alcune enciclopedie come il Dizionario del rock, Latino Americana, il Dizionario del blues e della musica nera e molte pubblicazioni a dispense. Ha pubblicato due romanzi – Hobo, una vita fuori giri (Premio speciale Cesare Pavese 2003) e L’ultima volta che sono morto, con prefazione di Giorgio Faletti e postfazione di Fernanda Pivano – e un libro di racconti con Eraldo Baldini. Per vent’anni ha lavorato in Rai come conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Tra i tanti, Stereonotte (sette edizioni), Masters, Zona Cesarini Music Club, B.U.M., Hobo. Attualmente conduce con Capital tribute su Radio Capital. Ha fatto parte della giuria di qualità alla 53a edizione del festival di Sanremo e della Commissione Artistica che ha scelto per la Rai i giovani della 56° edizione. Negli ultimi due anni è stato direttore artistico di Sanremolab e presidente della Commissione che ha scelto i giovani per il festival.

Cesare Lanza

Giornalista, scrittore e autore televisivo nasce sotto il segno del cancro a Cosenza l’8 luglio 1942. Nel 2006 ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni di giornalismo: aveva pubblicato infatti i suoi primi articoli a quattordici anni, nel 1956, sui quotidiani genovesi Il Corriere Mercantile e Il Nuovo Cittadino. A trent’anni è al vertice del Secolo XIX di Genova. Successivamente, dal 1975 al 1976, dirige Il Corriere d’Informazione. Nel 1978 passa a Il Lavoro e l’anno successivo dirige il settimanale Contro. Dal 1982 al 1986 è ancora direttore de Il Lavoro, poi de La Notte nel 1988 e de La Gazzetta del Piemonte nel 1991. A partire dagli anni novanta il suo lavoro si concentra in televisione, come autore di vari programmi e in video, come opinionista. Nel maggio del 2007 ha fondato una rivista di attualità e cultura, “L’attimo fuggente”, “luogo di riferimento e di aggregazione per persone di mente libera”. Ha pubblicato diversi romanzi: il più noto è Nenè, vincitore del Premio Sila 1976, dal quale è stato tratto il film omonimo, diretto da Salvatore Samperi; il più recente, nel 2008, Caldo argento. Stravaganze? È considerato il maggior esperto italiano di gioco d’azzardo: sull’argomento ha pubblicato numerosi libri ed è candidamente orgoglioso di aver vinto alcuni tornei di chemin de fer nei principali casinò italiani. Recidivo e impunito autore di “Domenica In” dall’edizione del ‘99, per sette anni consecutivi: stagioni burrascose e vincenti. Dall’incontro con Paolo Bonolis inizia un sodalizio che lo porta a lavorare, oltre che per il contenitore domenicale, anche per la memorabile edizione 2005 del “Festival di Sanremo”. Lanza ha dedicato a Bonolis un libro, “una biografia non del tutto autorizzata”, in cui l’amicizia prevale visibilmente sull’oggettività professionale. Padre, marito e anche amante esemplare, uomo di fine ironia, collezionista maniacale di libri e di oggetti improbabili, innamorato della vita, delle donne belle e intriganti (a molte ha dedicato alcuni libri di successo: “Peccati”, “Seduzioni”). Nel 2005 trasloca con Bonolis dalla Rai a Mediaset, nella stagione 2006/2007 è anche capo progetto della nuova “Buona domenica”, che raccoglie la pesante eredità di Maurizio Costanzo ed è affidata alla conduzione di Paola Perego. Nell’estate del 2007 ha scritto, prodotto e girato il suo primo film da regista, “La perfezionista”. Si definisce un liberale assoluto. Nel 2008 ha fondato a Roma Studio 254, un’accademia di spettacolo e comunicazione, allo scopo di scovare nuovi talenti in diversi ambiti: dalla recitazione al giornalismo, dal canto alla conduzione, dalla regia alla scrittura televisiva. Nella stagione televisiva 2008-2009 Lanza è capo-progetto del talk-show di Canale5 “Questa domenica”, ed autore del reality “La Talpa” e “La Fattoria”, entrambi condotti da Paola Perego. Sempre nel 2009 è autore della 59a edizione del festival della canzone italiana di Sanremo, felicemente condotta da Paolo Bonolis. Nell’autunno del 2009 Lanza scrive la sua prima piece teatrale “Vox Populi-La Berlusconeide”. Definito un antidramma.

Luca Parenti

Fino al 1995 era un pubblicitario; fino a quando non si è accorto che sarebbe stato emozionante poter maneggiare creatività e comunicazione nell’ambito del ”medium” per eccellenza: la televisione. Così ha iniziato a collaborare con alcune case di produzione televisiva, dalle più piccole e dinamiche, fino alle più celebri. Nel corso degli anni ha ideato, o scritto, programmi per Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Canale 5 ed Italia 1, cimentandosi nei generi più diversi: dal magazine al varietà, dalla maratona benefica come “Trenta Ore per la Vita”, fino ai programmi speciali come “Tanti Cuori attorno al Papa” con la partecipazione del Santo Padre. Dal 2005 è tra gli autori di “Ballando con le Stelle”, il varietà condotto da Milly Carlucci, e delle successive edizioni, abbinate alla Lotteria Italia, in onda il sabato sera. Ultimamente è stato autore di “Made in Italy”, un programma che racconta il talento ed i successi nel mondo degli imprenditori italiani, e dell’”Almanacco di domani”, rivisitazione della storica trasmissione della Rai, oggi in onda sui canali di Rai International.

Simona Ercolani

Nata a Roma, dove vive con il marito, due figlie, quattro gatti e un cane. Ha cominciato a fare televisione vent’anni fa, come inviata di “Chi l’ha visto?”, e da allora non ha smesso di alternare la “tv di qualità” all’intrattenimento, convinta che la buona televisione non sia un genere televisivo, ma una qualità che si può trovare in tutti i generi. Undici anni fa ha ideato “Sfide”, il rotocalco-cult dedicato all’epica dello sport e tuttora in onda su Rai3. In anni più recenti ha lavorato come autrice o capoprogetto in diversi reality, e ha curato per Italia1 l’edizione italiana de “La pupa e il secchione”. Era al fianco di Antonella Clerici al suo esordio nel prime time di Rai 1 con “Adesso Sposami”.

Andrea Lo Vecchio

Nasce a Milano il 7/10/1942. Cantante, compositore, autore di canzoni, libri e programmi televisivi. Si affaccia sulla scena della musica leggera italiana nel 1962, cantando in alcuni locali estivi accompagnandosi con la chitarra. Nel 1963 fonda il suo primo complesso e vince il Disco d’oro in un concorso di voci nuove con la sua “Dorme la città” che gli frutta il primo contratto discografico. Nel 1964 apre a Milano “Le clochard” un cabaret dove tutte le sere si esibisce insieme a Cochi e Renato, Bruno Lauzi e ai futuri Gufi ed altri. Il suo brano “Era troppo bello” interpretato da Wilma Goich vince il Festival delle rose, ma soprattutto scopre e lancia Bobby Solo: insieme elaborano la famosissima “Una lacrima sul viso”. Nel 1965 compie una fortunata serie di esibizioni (Ribalta per il festival, Cantagiro, Cantaitalia) che gli procura una seconda oppurtanità discografica. Nel 1966 scrive “Io non t’amo più” che nella versione inglese (Sha-la-la) fa il giro del mondo. E’ questo inoltre l’anno che segna l’inizio della collaborazione con Roberto Vecchioni (Luci a San Siro, Povero ragazzo, Io non devo andare in via Ferrante Aporti, ecc…). Nel 1967 è protagonista di alcune fasi della trasmissione “Settevoci” con “Ho scelto Bach” con la quale partecipa al Festivalbar. Nel 1968 partecipa al Festival di Sanremo come autore di “Sera”, un brano di atmosfera presentato e portato al successo da Gigliola Cinquetti. Nello stesso anno scrive altri successi: “Betty blu” (Mal), “Questo è un addio” (Nuovi angeli), “Il bene di Luglio” (cantata da lui stesso e da Bruno Lauzi), “Sweet Inspiration” che conquista i primi posti delle classifiche americane interpretata dalle coriste di Aretha Franklin che prendono il nome proprio dalla canzone. Sempre nel 1968, anno cruciale per la sua carriera, scrive per Claude François il testo originale di My Way che Paul Anka tradurrà anni dopo per Frank Sinatra. Incide inoltre il suo primo LP come cantante ed esordisce nella produzione discografica con il primo disco di Roberto Vecchioni e Casatschok di Dori Ghezzi (seguiranno poi la pruduzione di vari artisti tra cui Loredana Berttè, Patty Pravo, Roberto Soffici, Simonluca, Bobby Solo, Gli Incesti, Celeste, Antonella Bucci, ecc). Nel 1969 conquista le classifiche inglesi con “If I only had time”, cantata da John Rowles; scrive “In fondo al viale” per i Gens e “Tu non meritavi una canzone” per Fausto Leali che la lancia al Disco per l’estate. Nel 1970 scrive “L’addio” portata al festival di San Remo da Michele e “Falsedad” che nella versione di Valdos de los Rios diventa un inno per tutto il latino america. Scrive anche testi per Gino Paoli ed Umberto Bindi. Nel 1971 mette a segno una serie di successi: “Luci a San Siro” ripresa poi da Roberto Vecchioni e presentata al disco per l’estate da Rossano con il titolo “Ho perso il conto” per via della censura radiofonica, “Donna felicità” (Nuovi Angeli), “La leggenda di Olaf” (Ornella Vanoni). Successivamente collabora con numerosi artisti tra i quali Mina (“E poi…” , “La vigilia di Natale”, “Due o forse tre” ,”Magica follia”, “Ormai”, “Colori”, “Musica d’Argentina”, “Tutto passerà vedrai”, “Fate piano”, e altre), Ornella Vanoni (“Per…”, “Minuto per minuto”, Giorni e giorni” ), Raffaella Carrà (“Rumore”, “Male”, “Felicità ta ta”, Soca dance”, ecc) Patty Pravo, Mia Martini, Nicola di Bari, Adriano Celentano, Al Bano e Romina Power, Abba, Mario del Monaco, Demis Roussous, Ivan Graziani, Mireille Mathieu, Shirley Bassey, ecc… vendendo oltre 96 milioni di dischi con le sue canzoni. Nel 1976 fonda con Mariano Detto ed Ezio Scimè la Love records per la quale incideranno tra gli altri Bobby Solo, Mario del Monaco, Leo Ferrè. Si è dedicato anche alla canzone per bambini tra le quali “Tarzan lo fa”, “Woobinda”, “Bia la sfida della magia”, “Gundam”, Judo boy” e tante altre. Dal 1974 è autore di programmi televisivi di successo tra i quali Canzonissima, Premiatissima, Drive in, Serata d’onore, State bboni, Furore, Festa di classe, Una città per cantare e molte altre. Ha realizzato jingles pubblicitari, ha scritto per il teatro di alcuni attori comici ed ha composto numerose colonne sonore per film e serie televisive.

Ivano Balduini

E’ nato a Pesaro l’11/5/1955, dopo la laurea in lingue, gli spettacoli in tutta Italia con un gruppo musicale e teatrale, e il periodo eroico delle prime radio private, debutta nel 1980 a Radiodue con la conduzione radiofonica e la sceneggiatura di due fortunate serie: Andrea e Villa Dei Melograni. Nel 1985 la prima esperienza televisiva, con le dirette di Rai Tre dalla Mostra del Cinema di Venezia. Sempre per Rai Tre inventa e conduce Magazine Tre, il primo rotocalco in pillole della settimana televisiva. Nel 1986 passa a Rai Uno, nel team degli ideatori di Unomattina. Nel 1989 , la sua docu-fiction Le magnifiche sei, work in progress delle prove e dell’esecuzione delle sinfonie di Caikovskji, girato in Italia, Stati Uniti e Unione sovietica, è tra i finalisti del Prix Italia. In questi anni è stato autore di tutti i più noti varietà di prima serata di Rai Uno: Fantastico, Numero uno, Per tutta la vita, Sogni, Novecento. Nel 2000 è stato autore del grande varietà di fine secolo Millenium. Nel 2004 del gala per i 50 anni della Rai, Buon compleanno tv. E’ stato nel team degli autori del Festival di Sanremo nel 2003 e nel 2005. Oltre ai varietà di grande ascolto, è autore di programmi di grande valore istituzionale, come Fratelli d’italia, gala per la festa della Repubblica, la lettura della Bibbia giorno e notte, le maratone di Telethon.

 

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