Sanremo, ma quanto mi costi? Gli investimenti da capogiro per le aziende interessate a promuoversi durante il Festival
L’arrivo imminente della 74ª edizione del Festival di Sanremo non solo sollecita l’entusiasmo degli appassionati di musica ma catalizza anche l’attenzione degli strateghi del marketing. L’Ariston, celebre palcoscenico del Festival, si prepara a ospitare non solo talentuosi cantanti, ma anche una sfida economica che ruota attorno agli spazi pubblicitari, divenuti sempre più ambiti grazie al consolidato successo dell’evento. Il Festival di Sanremo, con il passare degli anni, è infatti diventato un appuntamento clou in Italia, e grazie alla conduzione di Amadeus, gli ascolti hanno raggiunto livelli esponenziali. Di conseguenza, numerose aziende ambiscono a ottenere visibilità e prestigio per il proprio marchio, ma questo obiettivo è tutt’altro che facile da raggiungere.
Nell’edizione precedente, il Festival di Sanremo ha fatto registrare un ascolto medio di 11 milioni di spettatori, con uno share del 73,9% nella fascia di età 15-34 anni. Questo trionfo non si è limitato solo al mezzo televisivo, ma ha invaso anche il mondo digitale con 12 milioni di video visti in live streaming e una strabiliante cifra di 57 milioni di interazioni social. L’evento si è trasformato da semplice spettacolo televisivo a fenomeno culturale online, ampliando la sua portata e rendendo gli spazi pubblicitari ancor più allettanti.
L’influenza positiva dell’edizione precedente ha portato a un incremento dell’8% nelle tariffe degli spazi pubblicitari, segnalando un’opportunità di investimento sempre più promettente. Rai Pubblicità, la concessionaria della TV pubblica, ha messo a punto una struttura pubblicitaria che, pur mantenendo una base consolidata, si adatta alle dinamiche del mercato, offrendo agli inserzionisti la possibilità di raggiungere un vasto pubblico. Le serate del Festival seguiranno uno schema familiare, con un golden minute di apertura, nove break interni, una tele-promozione e il tradizionale billboard. I nove break interni, identificati numericamente come “Sanremo 1” e così via, vengono venduti principalmente in bundle, permettendo agli inserzionisti di garantirsi una presenza costante durante l’intero evento e di sfruttare la sua durata.
Le tariffe per gli spazi pubblicitari variano in base al momento e alla visibilità. Uno spot durante il golden minute di apertura richiederà un investimento di 582.000 euro per 26 spot da 4 secondi. Per 20 passaggi simili durante l’intera serata, la cifra si attesta a 307.000 euro. La tele-promozione nel picco della serata costerà 2,38 milioni di euro.
Le coppie di break, come “Sanremo 2+9” e “Sanremo 3+8,” sono disponibili a 1,7 milioni per tutte le serate, mentre il pacchetto più costoso, rappresentato da “Sanremo 4+7,” ha un costo di 1,9 milioni di euro. Per la serata di sabato, lo spazio più costoso è nei break “Sanremo 4+7” a 435.820 euro, seguito da “Sanremo 3+8” a 385.000 euro e “Sanremo 2+9” a 382.600 euro.
Per quanto riguarda la trasmissione digitale di Sanremo 2024, Rai Pubblicità ha suddiviso le opzioni in tre pacchetti: “Premium,” che include YouTube, RaiPlay, RaiNews e Vevo; “Light,” che esclude l’app RaiPlay; e “Big Screen,” valido solo per RaiPlay. I prezzi per gli spazi digitali variano tra i 30.000 euro per “Light” e i 90.000 euro per “Big Screen.”
Per la pubblicità radiofonica nel periodo dal 4 al 10 febbraio, i prezzi variano tra i 3.100 euro per 30 secondi su Radio 2, 2.400 euro su Radio Italia e 1.600 euro su Radio Kiss Kiss.
Per chi desidera partecipare ad almeno una delle 5 serate del Festival di Sanremo, è fondamentale conoscere le tariffe e le offerte previste dalla Rai per l’edizione 2024. I prezzi variano a seconda della serata e del posto selezionato:
200 euro: per un biglietto in platea per una delle prime 4 serate (6-9 febbraio).
730 euro: per un biglietto in platea per la finale del 10 febbraio.
110 euro: per guardare il Festival dalla Galleria dell’Ariston durante una delle 4 serate.
360 euro: per assistere alla finale dalla Galleria del Teatro.
I biglietti sono acquistabili solo con carta di credito, sono nominativi e non cedibili.
In conclusione, il Festival di Sanremo non è solo uno spettacolo musicale ma un’opportunità strategica per il business pubblicitario. Con tariffe in crescita e un pubblico sempre più coinvolto, gli spazi pubblicitari del Festival rappresentano un investimento ponderato per chiunque desideri far risplendere la propria marca sulla scena della musica italiana. La sinergia tra la passione per la musica, la portata mediatica e l’opportunità di visibilità rendono Sanremo una vetrina unica nel suo genere per gli inserzionisti che puntano a catturare l’attenzione di milioni di spettatori, creando connessioni durature con il pubblico.
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