Il Festival di Sanremo 2024 è pronto a stupire tutti con un cambio di scenografia davvero sorprendente. L’Ariston avrà un look inedito e molte saranno le novità, volute direttamente da Amadeus. Scopriamone alcune
La lampeggiante facciata del Teatro Ariston, la leggendaria scalinata che metterebbe a dura prova anche gli scalatori più esperti, il palco con affaccio sull’orchestra.
È innegabile come queste tre immagini identifichino ormai nell’immaginario collettivo il Festival di Sanremo.
La scenografia ricopre da anni un ruolo fondamentale all’interno della kermesse canora più prestigiosa d’Italia e quest’anno ciò che aspetta il pubblico saranno grandi novità.
Nuova scenografia per l’Ariston
“Tutti guardano Sanremo”. Un claim che corrisponde a verità.
La settimana del Festival della Canzone Italiana riesce da sempre ad attrarre l’attenzione di milioni di spettatori, in parte interessati ad ascoltare le canzoni in gara e in parte curiosi di scoprire tutto ciò che di intrattenente è stato creato a contorno della competizione canora.
Sanremo è infatti un insieme di eventi all’interno di un macro-evento, dove la musica non è più l’assoluta protagonista, ma solo uno dei tasselli che compongono un mosaico più ampio.
Un altro di questi tasselli è rappresentato dalla scenografia, la quale con il passare dei decenni ha guadagnato sempre maggiore importanza, fino a diventare uno dei grandi motivi di interesse per cui il pubblico guarda il Festival di Sanremo.
Lo dimostra il fatto che ogni anno la Rai investe risorse e denaro per cercare di creare una scenografia che possa sorprendere e stupire, sia in Italia che nel Mondo.
Il Festival di Sanremo è infatti diffuso in diretta anche in altri Paesi, rivelandosi una vetrina estremamente importante per lo Stivale.
Lo sanno molto bene Gaetano Castelli e sua figlia Maria Chiara Castelli, i quali da anni si occupano della scenografia della kermesse ligure, cercando di soddisfare le richieste provenienti direttamente dal direttore artistico.
Esattamente ciò che hanno provato a fare anche quest’anno, quando Amadeus ha illustrato loro le sue idee per un Festival capace di unire sempre di più la tradizione con l’innovazione.
A spiegarlo in una interessante intervista a Fanpage è stata proprio Maria Chiara Castelli, la quale ha dichiarato che la scenografia di Sanremo 2024 sarà qualcosa di davvero inedito e molto sorprendente.
“Se dovessi lavorare all’Ariston per la prima volta non mi spingerei così in là, rischiando molto, come abbiamo fatto quest’anno. Quella che abbiamo preparato è una scenografia rischiosa. Non ci sono elementi orizzontali o verticali, tutto è sinuoso e sospeso. Un’altra scenografia difficile da realizzare fu quella del 2012 con Gianni Morandi, quando mettemmo un’astronave che partiva dal soffitto e scendeva sul palco. Erano già diversi anni che lavoravamo alla scenografia del Festival e con il tempo si sviluppa coraggio. Le prime volte si è sempre più prudenti, sebbene l’obiettivo finale sia sempre quello di stupire”.
Novità tecnologiche e mancanze inaspettate
Nel corso della già citata intervista, Maria Chiara Castelli è poi entrata maggiormente nei dettagli che riguardano Sanremo 2024, dando qualche anticipazione su ciò che spettatori e telespettatori vedranno durante la kermesse sanremese:
“A differenza di quello che magari potrebbe sembrare, il palco dell’Ariston non è molto grande e ciò significa che dobbiamo lavorare in uno spazio contenuto. Il palco è profondo 9 metri e largo 21. Poi bisogna anche tenere conto del retropalco, per quanto sia piccolo, ovvero quello dove escono le pedane e gli strumenti musicali. C’è anche un piccolo camerino per Amadeus e varie zone nascoste, dove si collocano gli autori. Quest’anno siamo partiti dall’idea di un fiore e abbiamo adattato questa idea allo spazio a disposizione. Abbiamo creato una forma organica e sinuosa, la più difficile da realizzare da un punto di vista tecnico, perché si lavora con l’ortogonale. Lavorare con queste forme è molto più complesso a livello di progettazione e realizzazione, rispetto al classico schema orizzontale-verticale”.
Le novità riguarderanno soprattutto la scalinata, da sempre uno dei simboli per eccellenza del Festival di Sanremo:
“Quest’anno ci saranno due scale invece di un’unica scalinata centrale. L’idea della doppia scala è stata direttamente di Amadeus. La sua prima richiesta era stata quella di creare una scala centrale infinita, della quale non si potesse vedere la chiusura, ma realizzarla era infattibile. Il palco è poco profondo e questo aspetto è stato decisivo, non permettendoci di accontentarlo. Amadeus voleva una scala più lunga e più alta, ma poi ci ha comunicato una nuova idea, quella della doppia scala. Con due scalinate al posto di una sola potrà così diversificare gli ingressi, visto che ci sono anche tanti gruppi in gara, e questa soluzione ci ha permesso anche di liberare il fondo. Con l’inquadratura stretta, le inquadrature degli ultimi anni sono risultate tutte uguali. Ora, le due scale laterali ci permetteranno invece di lavorare di più con il fondo, anche a livello di inquadrature. L’orchestra invece sarà sempre nella posizione tenuta nelle passate edizioni, che è quella che Amadeus predilige”.
Ciò che mancherà sul palco dell’Ariston sono invece i fiori o, meglio, le classiche decorazioni floreali. Una novità che farà storcere il naso a molti, visto che Sanremo è riconosciuta come la “città dei fiori”.
Maria Chiara Castelli ha provato comunque a rassicurare tutti:
“I fiori ci sono sempre, ma saranno sotto forma di bouquet. A mancare sarà la decorazione del palco. Questa cosa viene tanto criticata, ma c’è un fatto incontrovertibile: i fiori muoiono. Certo, in passato li abbiamo messi. Nelle vecchie scenografie di mio papà c’erano sempre, ma con le luci del palco e il caldo i fiori hanno una durata molto breve e vengono cambiati ogni giorno, all’inizio di ogni serata. Il teatro non è il luogo idoneo per rendere giustizia a questo elemento. In ogni caso, si agisce sempre seguendo le scelte artistiche del Direttore. Se Amadeus li avesse chiesti, li avremmo messi, magari come bordura del fronte palco. I fiori saranno protagonisti nella consegna dei bouquet, così che chi li riceve possa davvero goderne, portandoseli a casa”.
Se la mancanza dei fiori potrebbe attirare qualche critica, a lasciare sopresi gli spettatori dovrebbero essere le novità tecnologiche introdotte per Sanremo 2024. Questa, almeno, è la speranza degli scenografi:
“Ci sarà un’automazione centrale, con parti motorizzate della scena che permetteranno giochi di luce e ingressi particolari per gli artisti. Useremo anche delle camere speciali. Una in controcampo e una motorizzata che scenda dal soffitto e attraversa la scena, dando un punto di vista molto forte. Anche le luci saranno inserite in modo particolare nella scena. Abbiamo usato più di 7 km di LED dinamico. Parliamo del massimo quantitativo mai raggiunto in un’edizione di Sanremo. Ci saranno anche diversi metri quadrati di schermo, ma nascosti dietro la scena. Nessuno schermo sarà a vista. I LED saranno anche nel pavimento dell’orchestra. La scena invece sarà fatta di materiali semitrasparenti: lo specchio segreto. Sopra l’orchestra ci sarà un soffitto decorato. Ciò ci permetterà di unire quello che succede sul palco e in platea”.
Non resta che attendere la serata del 6 febbraio per vedere quale sarà la resa finale di tutte queste interessanti novità.