Uno dei casi più clamorosi riguardanti il festival di Sanremo riporta a una vera icona degli anni ’80, Patsy Kensit.
Festival di Sanremo 1988. Uno dei più belli in assoluti, memorabile per alcuni episodi che non riguardavano solo ed esclusivamente il palco dell’Ariston. Vinse Massimo Ranieri, con Perdere l’Amore davanti a Toto Cutugno (Emozioni) e Luca Barbarossa (L’Amore Rubato).
Ma fu anche l’anno di Fiorella Mannoia, premio della critica per Quello che le donne non dicono, scritto per lei da Enrico Ruggeri. Il brano più trasmesso in radio fu Andamento Lento di Tullio de Piscopo.
Festival di Sanremo, il 1988
Due furono i casi che spopolarono in quella edizione, diretta da Pippo Baudo ma condotta da Miguel Bosé e Gabriella Carlucci, ricchissima di fatti anche dietro nel dietro le quinte. In particolare per via delle discussioni intorno al brano di Barbarossa che quarant’anni prima dell’alzata di scudi contro la violenza di genere parlava in modo molto aperto di una violenza sessuale. Ma più di ogni altro si parlò e si scrisse della spallina di Patsy Kensit…
Patsy Kensit nel 1986 era all’apice della popolarità. Bionda, bellissima, eterea. Se le ragazze erano convinte che prima o poi avrebbero sposato Simon Le Bon qualsiasi adolescente l’aveva come protagonista nei suoi sogni. Arrivò a Sanremo fresca di patente, con i suoi 20 anni e un desiderio confessato a un paio di giornalisti (tra i quali chi scrive) che ebbero il piacere di conoscerla personalmente fuori dal PalaRock, prima delle prove della sua band gli Eight Wonder… “Devo assolutamente comprare una Panda, mi piace troppo” aveva dichiarato con una vocina esile e dolcissima e gli occhi sgranati.
Patsy Kensit e gli Eight Wonder
La band, un perfetto prodotto pop anni ’80, era una creazione di suo fratello Jamie, discreto chitarrista. Lei, una lunga carriera nel mondo della pubblicità fin da quando era in fasce (sapone per bambini, pannolini, dolci) era già famosissima in Inghilterra: interpretava Luna, una serie TV nella quale aveva esordito adolescente. La band era discretamente popolare a Londra e dintorni in un movimento pop di grande dinamismo: ma il cantante non era un granché. Il produttore, intuite le potenzialità, chiese a Patsy di cantare.
Lei si è messa al microfono e non è più scesa dal palco per lo meno fino al termine dell’esistenza stessa del gruppo, ucciso dalla sua immensa popolarità. A Sanremo gli Eight Wonder, che avevano già conquistato la classifica con Stay With Me, presentavano Will You Remember, un singolo che ebbe un discreto successo.
La parata di ospiti era straordinaria. Anche perché l’organizzatore, Marco Ravera, aveva organizzato il PalaRock, una struttura nella quale erano confluiti gran parte degli ospiti internazionali alcuni dei quali chiamati poi nel corso delle varie serate a esibirsi anche all’Ariston: nomi davvero notevoli, Paul McCartney, George Harrison, Joe Cocker, Belinda Carlisle, New Order, Chris Rea, Bon Jovi, Def Leppard, Toto, Inxs, Barry White, A-Ha… Un motore straordinario: anche perché storicamente il 1986 fu uno degli anni in cui la vendita di dischi raggiunse il suo culmine.
Patsy e la spallina
Chiamati a esibirsi al PalaRock, un tendone con quattro tribune e il palco al centro della scena, gli Eight Wonder salgono sul palco nel bel mezzo della serata in un momento di massimo ascolto. Tutto in Playback.
Patsy è splendida, fasciata in leggerissimo vestito animalier con una sola spallina. La cantante posizionata al centro di una pedana rotante insieme agli altri ragazzi del gruppo ammicca alla telecamera per un minuto e mezzo abbondante. Poi, poco prima del secondo ritornello l’imprevisto: il suo vestitino, si slaccia e lascia intravedere in modo evidentissimo il capezzolo destro. Niente reggiseno.
Patsy se ne accorge e riesce in qualche modo a evitare il peggio tirandosi su il vestito. Sul finale cede anche l’unica spallina che comincia a scivolarle giù dalla spalla. E Patsy è costretta tenersi su il vestito con una mano tenendo il braccio stretto e aderente per evitare che sfili via del tutto.
Bizzarra la scena che vede Carlo Massarini portare dei fiori a una Patsy imbarazzatissima che scoppia a ridere, e non vede l’ora di lasciare il palco… “Credo sia fatto un po’ apposta” azzarda Massarini in diretta.
Il vestito a orologeria
Inutile sottolineare che le immagini sarebbero state oggetto di discussione: ci fu anche chi parlò di ‘vestito a orologeria’ evidentemente concepito per cedere in modo scientifico nel bel mezzo dell’esibizione.
Nel 1988, molti, molti anni prima di Only Fans e dell’esibizionismo che trapela oggi nei social, migliaia di ragazzi restarono imbambolati a vedere e rivedere la scena, consumando il loro registratore VHS.
Cosa fa oggi
Patsy Kensit, appena approdata anche al grande cinema con Absolute Beginners insieme a David Bowie, avrebbe lasciato gli Eight Wonder di lì a poco per diventare una stella di prima grandezza del cinema e della TV inglese. Due anni dopo avrebbe sposato Dan Donovan dei Big Audio Donovan. Poi Jim Kerr, cantante dei Simple Minds dal quale ha avuto il suo primo figlio, e infine nel 1997 Liam Gallagher, il bizzoso e controverso leader degli Oasis dal quale ebbe il secondo.
É tornata al cinema in ruoli più maturi negli ultimi anni, in particolare due anni con Renegades. Oggi è una delle star di EastEnders. Dopo gli Eight Wonders ha continuato a produrre musica anche se la sua vita è concentrata soprattutto nel ruolo di attrice.
Un paio di anni fa hanno chiesto di nuovo a Patsy (che in realtà si chiama Patricia Francis Juden) se l’incidente fosse stato creato ad arte… E lei, sempre con gli occhi sgranati e un filo di voce ha risposto… “Giuro di no, nessuno di noi ne sapeva nulla. Sicuramente non io…”
Come si fa a non crederle?