Geolier è al centro delle polemiche per via del brano che presenterà al festival. Questa volta c’entra un noto scrittore napoletano: ecco che cosa succede.
Dopo che è stato pubblicato in anteprima su TV Sorrisi e Canzoni il testo della canzone “I p’ me, tu p’ te”, le polemiche sul giovane rapper di Secondigliano si sono scatenate su tutti i fronti. Questa volta ad andarci giù pesante è stato anche un famoso scrittore napoletano che ha deciso di dire la sua.
Mancano poche ore all’inizio del Festival di Sanremo, che quest’anno festeggia la sua 74a edizione, eppure è già scoppiata la prima polemica. A dir la verità, sono già diversi giorni che Emanuele Palumbo, in arte Geolier, è preso di mira per il brano che porterà all’Ariston. In moltissimi lo hanno attaccato sul fatto che il brano sia completamente in dialetto napoletano, ma questa volta l’attacco arriva anche dallo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni.
Geolier a Sanremo: Maurizio De Giovanni contro il rapper
Mentre il resto dell’Italia si lamenta del fatto che il testo della canzone di Geolier sia incomprensibile, Maurizio De Giovanni, colui che ha inventato il personaggio del Commissario Ricciardi, si è scagliato contro il rapper per un altro motivo, alimentando la polemica. Lo scrittore ha usato il suo profilo Facebook per dire la sua e sferrare un attacco al ragazzo.
De Giovanni ha attaccato il rapper sottolineando e rivendicando il fatto che il napoletano “non merita questo strazio” in quanto secondo lui non sono state usate le giuste regole grammaticali. Lo scrittore ha speso belle parole per il dialetto partenopeo, spiegando che è una lingua antica e molto bella, usata per scrivere capolavori ed è un vero patrimonio.
“Il napoletano è una lingua, ha una sua scrittura e questa ha diritto al rispetto“, ha precisato De Giovanni senza però entrare mai in merito al successo dell’artista che, anzi, gli ha augurato le migliori cose, ma lo scrittore ci ha tenuto a difendere il suo dialetto e mettere in chiaro alcuni punti che la maggior parte delle persone non conosce.
Anche il divulgatore scientifico Angelo Forgione ha preso una posizione netta contro il testo del brano del rapper, sottolineando gli errori grammaticali gravi: “Vocali sparite, totale assenza di raddoppio fonosintattico delle consonanti, segni di elisione inesistenti, o inventati dove non ci vogliono, come nel titolo. – si legge nel post – Il Napoletano, non è questo scempio. È la deturpazione dei costumi. Altro che ananas sulla pizza”, ha aggiunto.